CAMPI CALCIO. Tecnologia sostenibile d’avanguardia ad altissime prestazioni

I campi sono progettati con caratteristiche tali da avvicinarsi ed in alcuni casi ad eguagliare quelle di un campo in erba naturale, diminuendo l’affaticamento ed i traumi muscolari.

CAMPI CALCIO realizza in collaborazione con E.MA.PRI.CE. e con Graneco Rubber, altra società del Gruppo Daniele, campi da calcio in erba sintetica a partire dal riciclaggio e dallo smaltimento degli pneumatici fuori uso. Un’attività in linea con gli orientamenti eco-ambientali dell’azienda, che permette di trasformare un rifiuto, altrimenti difficile da smaltire, in granuli di gomma destinati all’intasamento di campi da gioco dalle elevate prestazioni tecniche e con costi di gestione decisamente contenuti.

I nuovi tappeti erbosi artificiali, con manti in erba più morbida e resistente, con nuovi materiali da intaso, sono in grado di rispondere alle sempre crescenti richieste in termini di sostenibilità ambientale e di prestazioni e sono stati riconosciuti dai massimi Organismi europei e mondiali, come UEFA e FIFA, i quali hanno elaborato linee guida per l’omologazione dei relativi sistemi. Ciò ha indirizzato i grandi club europei come Real Madrid, FC Barcelona, FC Ajax, a dotarsi di queste tecnologie nelle loro strutture di allenamento ed il conseguente effetto valanga è già iniziato.

Vantaggio ambientale

In Italia ogni anno vengono prodotte circa 350mila tonnellate di rifiuto derivante da pneumatici fuori uso. Questo rifiuto, che non è più possibile conferire in discarica dal 16 luglio 2003 (Dlgs 36/03 - art. 6, comma 1), costituisce un problema ambientale assolutamente non trascurabile. Con l’avvento di nuovi sistemi di riciclaggio degli pneumatici e contemporaneamente all’introduzione di nuove tecniche e materiali per la realizzazione delle superfici da gioco in erba artificiale, da rifiuto, lo pneumatico fuori uso è diventato preziosa fonte di materia prima impiegata per la realizzazione dell’intaso “prestazionale” dei campi da gioco in erba artificiale. Sia vergine, (nero) che nobilitato con resine (isocianati grigio, verde, marrone) il granulo in gomma (SBR) viene impiegato nella quasi totalità dei campi da gioco in erba artificiale. In questo modo anche l’ambiente trae notevoli vantaggi dal riciclo degli pneumatici.

Vantaggio economico

Un campo da gioco realizzato in erba artificiale, a fronte di un costo di impianto forse superiore a quello di un campo in erba naturale, presenta il vantaggio economico di ridurre notevolmente i costi per l’ordinaria e la straordinaria manutenzione. Inoltre, negli impianti utilizzati dalle piccole società delle serie minori, dove a volte la disponibilità e la professionalità di personale da adibire alla manutenzione del campo da gioco può costituire un problema, la scelta di questa soluzione può rivelarsi altrettanto vantaggiosa anche dal punto di vista gestionale.

Vantaggio prestazionale

I manti sportivi in erba artificiale sono giocabili in qualsiasi condizione grazie al tipo di fibra ed alle soluzioni costruttive adottate al fine di garantire identiche prestazioni indipendentemente dal periodo dell’anno durante il quale il campo viene utilizzato. Con un campo da gioco in erba artificiale non si vedranno più infatti rinvii ed annullamenti di gare ufficiali a causa delle avverse condizioni climatiche (pioggia, fango, neve…). Un’altra differenza principale tra l’erba artificiale e l’erba naturale è che la prima può essere soggetta ad un uso più intensivo. Un campo in erba naturale può essere utilizzato mediamente 250 ore, massimo 300 l’anno, mentre un campo in erba artificiale è utilizzabile 7 giorni su 7. Allo stesso modo viene inoltre garantita l’omogeneità della qualità del manto erboso su tutta la superficie del campo: non si vedranno più infatti zone del campo dove l’erba non riesce a ricrescere a causa dell’intensa attività di gioco (area di porta, centrocampo).
La pavimentazione del campo offre giocabilità assoluta, con notevoli vantaggi rispetto all’erba naturale che si traducono in: diminuzione dell’affaticamento e dei traumi muscolari; tempi prolungati di utilizzo; minori costi di manutenzione; maggiori prestazioni per uso sportivo.